Il fallimento di un’intera comunità

Oramai è sotto gli occhi di tutti, ogni giorno ci arriva, come un sonoro schiaffo, la conferma dello stato della nostra comunità, solo un’accentuata miopia dei nostri pseudo-amministratori riesce a non vedere ciò che a molti è evidente come il sole: la nostra comunità, come l’abbiamo conosciuta, amata e odiata, con i suoi lati positivi ed a volte con i suoi difetti, come ce l’hanno raccontata, millantando orgogliosi eroismi, la nostra Adrano è fallita!

Se da diverso tempo si discute sul possibile, quasi certificato, dissesto finanziario del Comune, oggi siamo in presenza di un dissesto ben peggiore e con effetti più devastanti per l’intera popolazione residente, parlo del dissesto sociale, morale e financo della decadenza dei costumi.

Apprendere quasi giornalmente di fatti criminosi, di violenze ai danni di persone deboli e indifese, della totale mancanza di regole che permette a più o meno giovani di passeggiare indisturbati con il motorino dentro la nostra villa comunale, o con cani che sono vere e proprie armi senza guinzaglio e museruola; se a tutto ciò aggiungiamo l’aggressione di alcuni genitori nei confronti degli insegnanti colpevoli di non aver aumentato i voti ai figli invece di rimproverarli, o peggio ancora l’aggressione rivolta alle forze dell’ordine che sequestrano il motorino al figlio perché senza casco, ci viene mostrato il volto di una società frustrata, senza più anima, basata sulla violenza, sulla furberia e sulla incapacità di distinguere tra giusto e sbagliato, dove non occorre solo un intervento straordinario di polizia, fosse anche dell’esercito, il problema risulta essere più profondo, più radicato culturalmente.

Assistiamo inermi ad un inarrestabile processo di desertificazione umana e sociale, un vero e proprio esodo che ogni anno porta centinaia di giovani lavoratori all’estero nella speranza, non più di fare fortuna, ma di trovare lavoro per la mera sopravvivenza della propria famiglia, senza più avere il miraggio di un ritorno in patria.

Il declino investe tutti gli aspetti della vita della nostra comunità, non è solo economico, ma politico e sociale, delle relazioni, persino dei sentimenti; a tutto questo si aggiunga l’appiattimento delle reazioni, dove al dissenso e all’indignazione si è sostituito il disinteresse e l’indifferenza, il miope individualismo. Raccontava Piero Calamandrei, in un discorso agli studenti di giurisprudenza, di un capitano di nave il quale, avvisando un suo passeggero che la nave stava affondando, si sentì rispondere così: che m’importa, non è mica mia!

Per tutto questo e non solo la nostra città, Adrano, è fallita!

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