Non c’è dubbio, la crisi che stiamo attraversando ha le caratteristiche di una vera e propria emergenza sistemica, che non investe un solo aspetto, ma più di uno contemporaneamente. Se inizialmente abbiamo preso in considerazione solo la dimensione sanitaria e abbiamo con responsabile assenso accolto ogni limitazione, sia di libertà che di esistenza, sotto la spinta de “la salute prima di tutto!”, dopo qualche settimana ci siamo accorti della questione economico-finanziaria che si è presentata con la stessa radicale virulenza, e che potenzialmente ha il potere di mietere molte più vittime dello stesso virus dal quale ci stiamo difendendo con il “lockdown” (isolamento).
Oggi, invece, ci si accorge sempre più dell’importanza della dimensione socio-relazionale e spirituale, che il Covid-19 ha messo in crisi e che durerà ancora a lungo. La nostra condizione di “reclusi” ci ha fatto riscoprire una sofferenza non corporea, ma non per questo meno grave, soprattutto perché non tenuta nel giusto conto durante la gestione della crisi.
Da questa considerazione deriva la constatazione che gran parte delle realtà che della dimensione socio-relazionale e spirituale si occupano per umana vocazione, mi riferisco al Terzo settore ed al volontariato, non sono state coinvolte nella gestione dell’emergenza, anzi in alcuni casi si sono create delle vere e proprie concorrenze tra Ente pubblico ed organizzazione di volontariato, solo in parte successivamente sanate.
Occorre creare sinergie e connessioni organizzative, che vedano la corresponsabilità di diversi attori, sia pubblici che del mondo del volontariato no-profit, le quali hanno accumulato conoscenze e competenze utili a far riemergere un’intera comunità dall’emergenza, abbandonando vecchie e oramai superate logiche burocratiche.
Se una cosa ci sta insegnando questa emergenza mondiale è che ci troviamo di fronte a problemi e cambiamenti complessi, che hanno bisogno di soluzioni a sua volta complesse, che siano guidate da logiche di condivisione e corresponsabilità.
Alla fine di questa emergenza, se avremo imparato qualcosa è che solo insieme si vince.
Agatino Scardina
(Consigliere Comunale)
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